Livio, Fulvio e Roberto sono le tipiche persone che talvolta
si ha la fortuna di conoscere durante il solito giro in bicicletta
nel torinese.
Le tipiche persone che si aggregano all’appuntamento “delle
9.00” per merito di conoscenze comuni e che ti ritrovi
affiancate lungo una delle tante bellissime salite che abbiamo
la fortuna di trovare a due passi da casa. E così, fra
una pedalata e l’altra, fra un tornante ed una parvenza
di falsopiano, fra un fuori soglia ed un reciproco “dai
che ormai siamo quasi in cima”, si inizia con naturalezza
a parlare degli argomenti più disparati, di cosa si fa
nella vita, delle amicizie condivise, delle caratteristiche
del mozzo cui aneli tanto, con quel suono così particolare
prodotto dalla ruota libera, dei giri percorsi in bicicletta,
delle salite che si vorrebbero affrontare, e si finisce per
scoprire una passione comune, inusuale , per lo sport che si
sta praticando, per le opportunità che offre, per le
emozioni che, sempre, nel bene e nel male, ti trasmette.
Livio, Fulvio e Roberto sono le tipiche persone con le quali
si inizia un giro in bicicletta in una fredda mattina primaverile,
si affronta insieme quella salita che ogni volta ci mette in
difficoltà e ci fa, prima o poi - inutile negarlo - rimpiangere
almeno per una manciata di secondi di non essere stati a casa
a poltrire nel letto, e si finisce per scollinare insieme iniziando
a chiedersi “proseguiamo per Trana o entriamo a Giaveno
ed attacchiamo l’Aquila?”, conoscendo in realtà
già la risposta: l’Aquila, ovviamente, perché
avendo trovato sintonia di pedalata e di compagnia sarebbe un
peccato interrompere il giro proprio ora. Inoltre “abbiamo
iniziato un discorso e dobbiamo scoprire se c’è
la possibilità di concretizzarlo”.
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